Quando cerchi pace e serenità puoi immergerti in un paesaggio da sogno, fra vigneti, montagne e il fiume Isarco a pochi chilometri.
Un’Abbazia che ha visto la storia passargli addosso e lasciare una traccia scolpita nei suoi splendidi chiostri e nelle sue stanze.
Stiamo parlando dell’Abbazia di Novacella, un luogo incantato guidato dai Canonici Agostiniani. Un ritiro pieno di bellezze e di atmosfere irripetibili.
Le origini dell’abbazia di Novacella
Fu Artmanno, o Hartmann, l’abate dei Canonici Regolari di Sant’Agostino di Klosterneuburg presso Vienna. Dopo due anni da quando viene eletto Vescovo di Bressanone, nel 1140, dà il via alla costruzione di un nuovo monastero.
Novacella verrà inaugurata la domenica antecedente alla festa di Ognissanti dell’anno 1142. Si distinse immediatamente per prestigio: dopo meno di un anno dalla costruzione Papa Innocenzo II emette una bolla di protezione per Novacella.
Artmanno era anche consulente spirituale di Federico I Barbarossa ed infatti nel 1157 anche l’imperatore prende l’Abbazia sotto la propria protezione.
Lo sviluppo portentoso di questo centro ebbe alterne fortune durante lo svolgersi dei secoli, e l’Abbazia e i Canonici di Sant’Agostino dovettero affrontare prove terribili.
Dal Medioevo al Settecento
Il 17 aprile 1190 un incendio distrugge l’Abbazia, ma nel giro di pochi anni viene ricostruita e riconsacrata. Grazie alle ingenti donazioni da parte di importanti benefattori l’Abbazia torna rapidamente a crescere e diventa un punto di riferimento culturale e spirituale.
Novacella ottiene anche il diritto patronale sulla parrocchia di Valdaora. L’Abbazia cresce continuamente e si arricchisce di grandi opere d’arte e opere architettoniche.
Il periodo rinascimentale è senz’altro un momento estremamente florido per l’Abbazia fino a quando, nel 1525, l’Abbazia di Novacella viene saccheggiata e occupata dai contadini che vivono nei dintorni e capeggiati da Michael Gaismair.
Tra momenti di maggiore serenità ed altri di crisi, l’Abbazia arriva ad ampliare l’ambito claustrale e i giardini e dal 1735 al 1744 si trasforma totalmente la chiesa medievale aggiornandola al gusto del tardo barocco.
Dall’Ottocento ad oggi
Durante il governatorato bavarese l’Abbazia viene soppressa, depredata e i suoi oggetti preziosi vengono venduti all’asta assieme d’arredamenti e beni immobili. Tutto il gruppo dei canonici viene sfaldato e rimangono nel monastero solo l’abate e il decano.
Dal 12 gennaio 1816 l’imperatore Francesco I riabilita nel diritto e nei suoi possedimenti l’Abbazia di Novacella. Ma saranno anni difficili che vedranno anche l’occupazione militare dell’Abbazia sia nella prima guerra mondiale che nella seconda.
Ad oggi in questa Abbazia così importante si prosegue a curare le celebrazioni solenni della liturgia, a fare preghiera comune in coro e a portare avanti l’attività parrocchiale.
La visita oggi
Se inserirai nei tuoi viaggi un tour presso questa Abbazia, farai un viaggio fuori dal tempo, completamente immerso in una terra bellissima.
Qui infatti i secoli sembrano essersi fermati: nell’Abbazia potrai vedere i molti manoscritti arricchiti di preziose miniature che sono stati realizzati prima ancora dell’invenzione della stampa.
In questo ritiro pieno di bellezza ti potrai gustare attimi di silenzio, un ritmo più autentico di vita, una fede incrollabile e le splendide cerimonie liturgiche accompagnati da canti straordinari.
Muoversi in questa Abbazia è qualcosa di speciale che ti permette di riflettere e trovare serenità.
Durante il tuo soggiorno non perdere l’occasione di fare una visita al museo e ai bellissimi capolavori che raccoglie. Ma prima di andare via non ti risparmiare anche un tour all’azienda vinicola dell’Abbazia. Potrai degustare i fantastici vini che qui si producono mentre farai la visita ai vigneti.