Abbazia Santa Maria Chiaravalle – Milano

Abbazia di Chiaravalle

La storia della Abbazia Santa Maria Chiaravalle di Milano si intreccia con quella francese, e ben più famosa al tempo, di Clairvaux (Chiaravalle in italiano) da cui il nome. Un residuo di Medioevo dalle linee architettoniche accattivanti, ricco di arte e di bellezza, che sorge in uno dei luoghi più suggestivi della capitale lombarda. Non puoi non dedicare una giornata a scoprirlo nei dettagli. Ti lascerà sicuramente dentro un pozzo di emozioni.

La lunga storia dell’Abbazia di Chiaravalle a Milano

Milano ha attirato da sempre grandi ordini religiosi; in particolare all’alba del Medioevo i cistercensi prima e i benedettini poi alloggiarono in città anche per sostenere le tante lotte politiche legate al papato.

Nel XII secolo, Benedetto di Clairvaux in persona, fondatore della abbazia di Chiaravalle in Francia, giunse a Milano; qui iniziò a porre le basi per la fondazione di un monastero. Tra il 1150 e il 1221, in una zona agricola allora fuori città, venne eretta l’abbazia di Santa Maria Chiaravalle.

Tra il XIV e il XV secolo, il complesso abbaziale fu ingrandito e decorato, fu aggiunto il chiostro opera di Bramante e nel 1616 furono completate le decorazioni e gli affreschi in stile barocco. Purtroppo la costruzione della ferrovia, nel XIX secolo, portò alla distruzione del prezioso chiostro che fu recuperato, insieme alla torre campanaria, soltanto nel 1905.

Si è cercato di ritrovare lo stile medievale dell’originale e sebbene si noti la modernità dei materiali l’effetto è pienamente riuscito. Secondo una leggenda non confermata, fu proprio qui che venne fatta, per la prima volta, una forma di Parmigiano Reggiano!

L’itinerario nell’Abbazia di Chiaravalle

L’abbazia ti accoglie con un ampio spiazzo davanti alla facciata principale, con i suoi archi e i mattoni rossi tipici del Romanico. Il grande portale del XVI secolo è la caratteristica più imponente e introduce nel complesso monastico dove ammirerai altri tesori d’arte.

La chiesa

Nel bellissimo edificio a tre navate spiccano decine di opere d’arte, tra cui le più belle sono sicuramente:

  • gli affreschi dei Fiammenghini, due fratelli pittori Della Rovere che hanno decorato transetto e presbiterio in un pomposo stile barocco;
  • gli affreschi della cupola;
  • l’affresco della Madonna della Buonanotte (1493) posto sulla porta che dal transetto porta all’ex dormitorio dei monaci;
  • Cappella di San Bernardo di Chiaravalle;
  • Cristo alla Colonna, dipinto attribuito a Bramante;
  • la sacrestia con i quadri e le campate.

Il Monastero

Dalla sacrestia passerai a scoprire il corpo del monastero vero e proprio. Il bellissimo chiostro odierno conserva ancora la traccia di quel poco che è rimasto dell’opera medievale duecentesca, per l’esattezza il lato nord. Le mura edificate da Bramante non esistono più, ma si trova traccia del grande architetto nella Sala del Capitolo, dove spiccano i graffiti eseguiti da lui con vedute di Milano.

Il Mulino Antico

Situato dentro il perimetro del monastero, la costruzione risale al XII secolo e conserva ancora le caratteristiche del tempo, nonostante il restauro del 2009. Al suo interno un laboratorio erboristico e l’antico sistema di macinazione ancora in perfetto stato di conservazione.

La Torre Nolare

Alta 56 metri, si eleva sopra la cupola della chiesa con uno splendido susseguirsi di architetture e decori trecenteschi. Pare sia stata attribuita all’architetto Francesco Pecorari che ha costruito diverse chiese simili nella città di Cremona. La struttura a pagoda alterna quadrifore, trifore, bifore e piccole finestre monofore che si distinguono dai mattoni rossi grazie alle colonnine bianche.

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