Novena di Natale per bambini

novena di natale per bambini

16 DICEMBRE

“vide due fratelli”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. (Mt 4, 18-22)

Gesù conosce il nome di ciascuno di noi, ci raggiunge nelle nostre concrete situazioni: la famiglia, gli impegni quotidiani, la fatica di crescere, la voglia di concretizzare i nostri sogni e raggiungere i nostri traguardi… Egli non ci distoglie da tutto questo, ma ci suggerisce il modo migliore per realizzare la nostra esistenza: seguirlo, fidarsi di Lui, mettersi fiduciosamente nelle sue mani per diventare costruttori del suo Regno di gioia, di pace, di fraternità in mezzo agli uomini.

Padre Nostro

 

RETE

Elenca sul quaderno tipi di rete che conosci (rete da pesca, rete internet, rete televisiva, rete di calcio…).

Decidi poi su quale di esse vuoi fermare lo sguardo per andare oltre le apparenze.

 

Impegno

Tessere o rafforzare “reti di amicizia”, ma anche “reti familiari” incontrando persone nel mondo reale, riducendo i tempi che vivo in solitudine, ad esempio intrattenendomi eccessivamente su giochi al computer o social network.

 

17 DICEMBRE

“sollevò lo sguardo”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù sollevò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi in fretta, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Subito scese e lo accolse pieno di gioia. (Lc 19, 1-6)

Come al solito è Gesù che prende l’iniziativa e Zaccheo si trova tra le mani un dono ben più grande di quello che aveva cercato. Desiderava vederlo soltanto e di nascosto ed ecco, addirittura, Gesù si autoinvita a casa sua. Per gli ebrei entrare in casa di qualcuno, condividere la stessa mensa aveva un valore e un significato speciale. Siamo anche noi desiderosi di “vedere” Gesù che vuole varcare anche la soglia della nostra vita? Proviamo ad accoglierlo nei piccoli, nei poveri, negli esclusi. Egli ci guarda con i loro occhi.

Ave Maria

 

ALBERO

Sul quaderno disegna o attacca una immagine o foto di albero. Meglio: se ti è possibile (in giardino, in villa, per i viali…), osservane uno da vicino. Ammira la sua grandezza, la sua bellezza. Forse ospita nidi di uccellini… le foglie di colori diversi, oppure i suoi rami sono spogli….

 

Impegno

Rispetterò la natura che mi circonda. Mi informerò per praticare i criteri di un utilizzo rispettoso delle risorse di cui dispongo (acqua, cibo, ambiente…) suggerendo in famiglia e ad amici di fare attenzione nel differenziare i rifiuti.

 

18 DICEMBRE

“egli si alzò e lo seguì”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. (Mt 9, 9)

Un comportamento caratteristico di Gesù è il suo non tener conto del giudizio della gente. Personaggi come Matteo, a causa del suo mestiere che consisteva nell’esigere le tasse ai suoi concittadini, era malvisto e disprezzato. Gesù non sceglie gli amici in base alla loro buona fama. Egli è convinto che nel

cuore di ciascuno c’è una traccia di bontà, c’è una impronta di Dio. È convinto che seguirlo e ascoltare la sua Parola permette a questa “buona umanità” di emergere e di manifestarsi. Matteo, infatti, metterà la propria vita a servizio del Regno e sarà testimone di Gesù fino al martirio.

Padre nostro

 

BANCO

Sul quaderno disegna o attacca una foto della tua classe (ma anche della tua chiesa) e poni l’attenzione al banco che abitualmente occupi. Chi scorgi seduto accanto a te allo stesso banco?

 

Impegno

Deciderai di aiutare chi è lontano dal tuo banco, andando incontro a chi nella tua classe, nel tuo gruppo di catechismo, nella tua comitiva è in difficoltà, donandogli un po’ del tuo tempo.

 

19 DICEMBRE

“venite e vedrete”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Giovanni (il Battista) stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». I due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa “maestro”), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». (Gv 1, 35-39)

Gesù è l’atteso come Messia e Salvatore dell’umanità, il cercato dalle genti. Giovanni Battista ha il privilegio di riconoscerlo e di indicarlo presente in mezzo al popolo. Lo stesso compito abbiamo noi: incontrarlo per rispondere al suo invito a seguirlo e indicarlo presente anche oggi nella comunità cristiana, nella Parola, nell’Eucaristia, nei poveri. I due discepoli che lo seguirono quel giorno rimasero con Lui per il resto della loro vita. Avevano trovato la risposta definitiva, avevano raggiunto la meta, aveva capito che era Lui la loro “casa”.

Ave Maria

 

CASA

Sul quaderno che stai usando disegna o attacca la foto della tua casa o della tua stanza. Guardala bene: è una casa alla cui porta si può bussare per chiedere aiuto? Aperta alla solidarietà, accogliente?

Impegno

Per il giorno di Natale o per quale altra occasione, proponi ai tuoi genitori di invitare la famiglia di un tuo amico/a per sperimentare la bellezza dello stare insieme e la gioia di rendere accogliente la propria casa.

 

20 DICEMBRE

“fissatolo lo amò”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Mentre camminava per strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù, allora, fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; e poi vieni! Seguimi!». (Mc 10, 17. 21)

Gesù sembra consegnarci proposte esigenti, perché Lui sa che rischiamo di riempire il nostro cuore e la nostra vita di cose superflue, inutili, a volte dannose e che non danno la vera libertà e la vera gioia. Soltanto Lui ci ama davvero. Al punto che suo unico desiderio è dividere con noi la sua felicità eterna, l’abbraccio tenero del suo Padre misericordioso. Non è vero che… tutte le strade portano a Dio. Non subito, almeno, e non facilmente. La via più sicura può indicarcela soltanto Lui, che si fa anche nostro compagno di cammino, sostegno nei momenti di stanchezza, luce quando ci sembra che la strada diventi buia.

Padre nostro

 

TESORO

Sul giornale di viaggio della Novena disegna o attacca la foto di qualcosa che consideri il tuo “tesoro”. Nel tuo cuore c’è spazio solo per quello? Nella mia giornata riesco a dedicare un tempo sufficiente alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio? Desideri veramente un incontro personale con Gesù che vuole essere accolto nel tuo cuore?

 

Impegno

Incontrerò Gesù nella preghiera e gli offrirò il mio cuore perché possa prendervi dimora.

 

21 DICEMBRE

“la donna guarì”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Ed ecco, una donna che soffriva di perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva, infatti, tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù, si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna guarì. (Mt 9, 20-22)

A volte non ce ne accorgiamo, ma intorno a noi, in mezzo alla folla che ci circonda camminano persone con insopportabili storie dolorose nascoste nel cuore. Sorelle e fratelli piegati da situazioni difficili della vita. Eppure la loro fiducia nel Signore non si è spenta. Lo sguardo di Dio si posa su di loro e anche a loro Gesù ripete l’invito rivolto all’anonima donna del racconto evangelico: Coraggio! Il percorso della nostra fragile e imperfetta esistenza terrena avanza tra incertezze e bisogni. L’unico riferimento sicuro è Gesù, che ci sostiene nel momento della prova e ci promette la Salvezza.

Ave Maria

 

MANTELLO

Sul quaderno disegna o attacca la foto di un mantello/coperta e descrivi gli usi che se ne possono fare. Il mantello copre dal freddo, protegge, nasconde …

Impegno

Questo periodo dell’anno è solitamente molto freddo. Accompagnato dalla/dal catechista o dai tuoi genitori prova a intravedere per strada chi può avere bisogno di una coperta per difendersi da pioggia, umidità, freddo e donagli con gioia un indumento.

 

22 DICEMBRE

“tornò che ci vedeva”

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Passando, Gesù vide un uomo che era cieco dalla nascita. Sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» (che significa “Inviato”). Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. (Gv 9, 1.6-7)

Si può essere ciechi perché privi della vista, ma anche spiritualmente quando la nostra coscienza e il nostro cuore non sono illuminati dalla luce della verità, della speranza, dell’amore. Gesù ha il potere di riaprire i nostri occhi e di restituirci la capacità di contemplare la bellezza del creato che è intorno a noi, di riconoscere il volto delle persone che amiamo, di incontrare nuove persone con cui costruire rapporti di amicizia che arricchiscono la nostra vita.

Padre nostro

 

FANGO

Sul quaderno della Novena descrivi i tuoi sentimenti, atteggiamenti negativi, ostacoli che non ti permettono di vedere il bene che ti circonda e che spesso è nascosto dal fango della cattiveria e dell’indifferenza.

 

Impegno

È il momento di rimuovere il fango dai tuoi occhi e purificare il tuo sguardo. Cosa ti impedisce di guardare con affetto e premura chi ti circonda o chi incroci per strada? Un bambino vestito con abiti imbrattati forse aspetta che tu ti accorga di lui per ricevere aiuto. Forse nel tuo armadio vi sono abiti puliti che puoi regalare a chi non ne è privo.

 

23 DICEMBRE

“alzati e cammina”

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Gesù, vedendolo disteso e sapendo che da molto tempo era così, gli chiese: “Vuoi essere guarito?”. L’ammalato rispose: “Signore, non ho nessuno che m’immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre sto per andarvi, un altro scende prima di me”. Gesù gli disse: “Alzati, prendi il tuo giaciglio e cammina!”. All’istante quell’uomo guarì e, preso il suo giaciglio, cominciò a camminare. (Gv 5, 6-9)

Nessuna condizione, nessuna fragilità umana, nessuna infermità fisica o spirituale trattiene Gesù dall’essere portatore di sollievo e di compassione. Egli percorre tutti gli ambienti dell’esistenza, non ha paura degli abissi delle nostre miserie perché il Padre misericordioso offre il suo dono di Salvezza ad ogni creatura. Anche per noi risuonano le parole che Gesù pronuncia rivolto al paralitico: Alzati e cammina! Questa espressione contiene una vocazione a vivere, lodando Dio per il suo amore, lasciandoci plasmare dallo Spirito Santo e seguendo le tracce di chi per noi è Via, Verità e Vita.

Ave Maria

 

PISCINA

Sul quaderno della Novena disegna o attacca la foto di una piscina o del mare. Ti è mai capitato di vedere bambini o adulti con handicap? Cosa esprime il tuo sguardo nei loro confronti? Scruta il cuore di chi è costretto a vivere impedito e prova a descriverne le sensazioni.

 

Impegno

Avrò sentimenti e gesti di amicizia e premura nei confronti di chi ha problemi di salute o ha degli handicap.

 

24 DICEMBRE

“fate quello che vi dirà”

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

 

La Parola

Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alla nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Qualsiasi cosa dica, fatela». (Gv 2, 1-5)

Come ogni mamma, anche Maria – madre di Gesù e madre della Chiesa – desidera donare quanto di più bello possiede. Lo fa con l’invito a orientare verso il suo Figlio divino tutta la nostra esistenza. L’ora non ancora giunta di cui parla Gesù è la Pasqua non ancora compiuta. Oggi viviamo nella luce della Resurrezione e l’autenticità del nostro essere discepoli del Maestro e Signore vivo e presente in mezzo a noi si misura con la serietà del nostro impegno a trasformare in opere gli insegnamenti e l’esempio che Egli ci ha lasciato.

Padre nostro

 

ANFORE

Ci siamo. Con l’aiuto del quaderno che ci ha accompagnati durante tutta la Novena occorre dare uno sguardo d’insieme al percorso compiuto e provare a scegliere con particolare attenzione cosa custodire nel cuore e cosa togliere. Così la Parola diventa vita.

Impegno

Insieme alla mia famiglia, il giorno di Natale pregheremo davanti a Gesù e gli offriremo i nostri cuori perché la nostra famiglia possa diventare come la Santa Famiglia di Nazareth. Adoreremo e ringrazieremo Gesù Bambino perché resti con noi e ci guardi con amore. Sempre.

La novena di Natale è quel momento di preghiera che ci prepara il Natale e per questo si recita dal 16 al 24 dicembre. La novena, infatti, ha una serie di significati. Il primo significato è allegorico in quanto la novena e tutte le preghiere che la compongono si ispirano al momento in cui Maria e gli Apostoli si trovarono nel Cenacolo a pregare nei nove giorni che separarono l’Ascensione di Gesù al cielo dalla Pentecoste. Con la novena, che come intuibile anche dal nome, ci si impegna ad essere fedeli nella preghiera per nove giorni consecutivi, è importante non saltare nemmeno un giorno, altrimenti sarà necessario ricominciare da capo. Questa forma di preghiera porta con sé un importante significato spirituale in quanto prepara alla ricorrenza o alla solennità specifica.

Come recitare la novena di Natale per bambini

Come tutte le novene, anche quella del Natale, ha lo scopo di preparare i fedeli a questa festività. Come proporre questa forma di preghiera anche ai bambini? Attendere con gioia una festa come il Natale insieme ai bambini rende questo momento ancora più speciale e per questo può essere utile per tutta la famiglia trovare un momento in cui trovarsi insieme e recitare questa preghiera anche a casa.

A guidare la novena di Natale per i bambini saranno la mamma o il papà e si inizia come sempre con il segno della Croce. In seguito si recita la preghiera del Padre Nostro e dopo questo si può decidere di meditare su un passo del Vangelo che prepara al Natale o su un apposito testo. In seguito si recita la preghiera prevista in cui si invita Gesù a portare la luce nel mondo e a illuminare le strade di tutti i fedeli. Fatto questo si recita insieme l’Ave Maria e si conclude con il segno di Croce. Un’idea in più può essere quella di chiedere ai bambini e ai ragazzi di meditare sul significato dei passi letti giorno per giorno.

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