A Vicovaro, vicino al giardino posteriore del Convento di San Cosimato, puoi visitare l’eremo di San Benedetto. Questo fa parte di un gruppo di grotte , che puoi raggiungere con una scala coperta; la sua realizzazione risale al XVII secolo.
Un luogo affascinante, a strapiombo sul fiume Aniene, nell’entroterra laziale; un territorio che oggi fa parte del cammino di San Bendetto. Devi attraversare diverse grotte, più piccole, prima di arrivare a quella che si ritiene fosse la cella del Santo stesso.
Il luogo di clausura dell’ Eremo di San Benedetto
Una delle grotte più piccole che puoi visitare, è quella in cui si ritirava il Beato Bonaventura da Barcellona. Ma il luogo di maggior fascino è sicuramente è la grotta che sembra ospitasse il Santo guida dell’ordine benedettino. Qui troveri una grande spaccatura, da cui puoi osservare il fiume; da qui vedeva la grotta chi era all’esterno, dato che l’accesso era impedito. San Benedetto si chiudeva qui in clausura, infatti, nel periodo in cui risiedeva al Convento di San Cosimato.
Proprio fra le mura della struttura religiosa, era avvenuto il tentato avvelenamento ai danni del Santo, dai monaci contrari alla sua regola. Ma San Benedetto, come sempre, tracciò il segno della croce sul calice, vanificando così l’effetto del veleno.
Gli Acquedotti
La visita alle grotte ti porta in una dimensione fatta di distacco dal mondo; questa si unisce al fascino del percorso interno agli Acquedotti Romani. Un sito archeologico di particolare importanza, che risale ai tempi dell’imperatore Claudio.
Dovrai indossare il caschetto protettivo per calarti, letteralmente, nella storia. Potrai visitare la cappella di San Michele Arcangelo, impreziosita da meravigliosi affreschi, per poi iniziare il percorso vero e proprio. Circa 200 metri fra le gallerie degli acquedotti, che portavano acqua alla Capitale del mondo antico fra il III sec. a.C. e il I d.C.